Le schede didattiche di geografia sono uno strumento sempre più utilizzato dagli insegnanti come supporto integrativo alla lezione teorica, con lo scopo di offrire agli alunni un riferimento pratico e visivo per applicare al meglio quanto appreso a lezione. In una materia come la geografia, che ha forse più di altre bisogno di un riscontro pratico sia per quanto riguarda la percezione dello spazio che la localizzazione di luoghi definiti, l’utilizzo della scheda didattica diventa un metodo di confronto e crescita, aiutando i ragazzi nell’ampliare le loro conoscenze.
A cosa servono le schede didattiche di geografia
Le schede di geografia hanno la funzione di verificare e mettere in pratica le nozioni teoriche apprese dagli alunni durante la lezione, contestualizzando di fatto informazioni che altrimenti resterebbero nel mondo “astratto” pur rappresentando la realtà. È difficile per i bambini, specialmente per i più piccoli, orientarsi in uno spazio che va pian piano estendendosi dai luoghi a loro più comuni come la casa, la scuola o il paese di origine, fino a zone lontane e solamente immaginabili.
Creare per loro un riferimento reale può essere un vantaggio per accelerare la comprensione e soprattutto per stimolare la capacità mentale nel ricreare nella loro mente questi luoghi: la soluzione più efficace è di certo l’esperienza empirica, ma all’interno dell’aula è possibile, seppur non allo stesso modo, offrire supporto concreto come può essere quello della scheda didattica.
Applicazione delle schede didattiche per apprendere la geografia
L’apprendimento della geografia è un processo graduale, condotto attraverso una serie di step che possano aiutare l’alunno a orientarsi un passo alla volta nelle diverse dimensioni che compongono l’ambiente in cui vive. Il primo approccio è di certo quello di padroneggiare al meglio gli indicatori spaziali, per poter comprendere la struttura dello spazio che si ha intorno e aumentare pian piano la quantità di informazioni.
Le schede didattiche sono particolarmente adatte a questo scopo, riuscendo a coinvolgere i ragazzi, con semplici giochi funzionali, a prendere coscienza di ciò che li circonda e inserendo gradualmente piccoli imprevisti che stimolino la creatività e l’elasticità mentale. Riuscire a integrare le schede con esperienze dirette può sicuramente aiutare: è molto più facile capire le differenze tra montagna e collina osservandole concretamente da vicino, ma anche riprodurne le dimensioni o descriverne le caratteristiche sulla scheda è uno strumento per verificare la comprensione delle informazioni e allo stesso tempo per incuriosire i piccoli a fare nuove esperienze empiriche. Un processo di questo tipo rende agevole il passaggio da uno spazio concretamente misurabile allo studio di luoghi di estensione ben maggiore, le cui complessità verranno affrontate dai ragazzi con interesse e curiosità.
Memorizzare le capitali
Se è vero che contestualizzando l’argomento si agevola la comprensione da parte degli alunni, spesso si continuano a incontrare difficoltà quando si parla di apprendimento mnemonico, che sia di formule, regole grammaticali o, ad esempio nel nostro caso, di nomi di città. Conoscere le capitali è da sempre uno scoglio piuttosto duro da superare per chi studia geografia, anche se parliamo di ragazzi che frequentano classi avanzate e non più alunni alle prime armi. Come riuscire a facilitare il compito ai nostri studenti? Anche in questo caso le schede didattiche possono esserci di grande aiuto: la memorizzazione può essere sicuramente resa più semplice creando dei riferimenti e delle associazioni mentali che stimolino i ragazzi, come potrebbero essere poesie o filastrocche a tema con rime baciate da completare con il nome della città richiesta.
Avere il supporto di mappe da colorare o compilare è un ulteriore sistema utilizzabile per trasformare la lezione in gioco, o addirittura in sfida se le capitali da imparare diventano parole di un cruciverba da completare. Il gioco può facilmente diventare a squadre, facendo però attenzione alla piena partecipazione di ogni alunno e facendo sì che nessuno si nasconda dietro a un compagno più esuberante o più svelto nel ricordare le nozioni.
L’utilizzo corretto delle schede didattiche per imparare la geografia ha dunque il vantaggio di stimolare la mente dei ragazzi e di contestualizzare luoghi e ambienti che non sono per loro a portata “di vista”, creando delle sfide giornaliere in cui l’apprendimento diventa un’avventura da condividere con il compagno di banco.